mercoledì 18 febbraio 2015

Recensione film: Fist of the North Star (Il ritorno di Kenshiro)

Fist of the North Star altro non è che il live action tratto da Ken il guerriero (che nella versione originale si chiama Hokuto No Ken). Nonostante il film sia uscito nel 1995, l'edizione italiana è arrivata solo nel 2014, presentandolo in anteprima su Rai 4.
Ma andiamo per gradi: Ken il guerriero è uno splendido anime degli anni '80, dove in un futuro post apocalittico, alla Mad Max, quindi con oceani prosciugati, città in rovina e miseria ovunque, regna la legge della strada.
Ingiustizie e soprusi regnano quindi sovrani. In questo periodo di decadimento, l'unica speranza per l'umanità è rappresentata da alcuni guerrieri, che riescono ad essere estremamente forti anche senza armi, avvalendosi di particolari poteri che vengono da particolari arti marziali, le quali prendono potere dalle stelle. Su tutti vi è Ken, che pratica lo stile hokuto, in grado di curare le persone con la sola pressione delle dita, ma anche di usarle come arma contro i malvagi; infatti tramite tali pressioni può far saltare in aria i propri nemici, letteralmente il bene che fa esplodere il male.
Questo film rappresenta veramente un'occasione sprecata: aveva tutti gli elementi per poter diventare un capolavoro, oltre un grande omaggio a Ken: si parte col protagonista, Gary Daniels, perfetto nel ruolo (aspetto, movenze, e quant'altro). Le scenografie, i costumi, la fotografia e l'ambientazione in generale, rendevano tantissimo l'atmosfera della serie.
Jackal è interpretato niente meno che da Chris Penn, bravissimo attore, che era fratello di Sean Penn. Fra gli interpreti troviamo addirittura Merlin Van Peebles, famosissimo regista, attore e sceneggiatore afroamericano, inventore del genere cinematografico "blaxploitation".
C'è anche Dante Basco, noto attore e ballerino, chi non se lo ricorda in Hook, dove interpreta Rufio, il capo dei bimbi sperduti?
Quindi vi chiederete, cosa c'è che non va? La sceneggiatura, che è stata scritta, da un tale Atkins (che aveva scritto b-movies e horror come Hellraiser, e come sappiamo raramente questi film sono esempi di buone scritture), che ha rovinato tutto ciò che c'era dietro, portando questo film lontanissimo da ciò che è Ken il guerriero, che compare solo a sprazzi durante il film. O meglio, tutto sembra una bella trasposizione all'apparenza, ma è come se tutti i personaggi e le situazioni del cartone animato fossero stravolte senza un motivo logico. Ma perchè ha dovuto farlo, cosa gli è saltato in mente!?
(attenzione contiene spoiler)
E pensare che all'inizio del film mi ero quasi illuso: la prima sequenza è fantastica: ci sono dei tizi con delle z sulla fronte (chiaro riferimento alla banda di Zeta, dal primo episodio della serie, il gruppo di teppisti che incontra Ken nel villaggio dove conoscer Bart e Lynn), e Ken li disintegra con delle mosse di Hokuto, dopo che questi volevano fare i prepotenti con delle persone.
Io che sono sempre stato un grande fan di questa serie, stavo impazzendo per questa sequenza, poi iniziano a comparire tutta una serie di scelte insensate, il film si perde in tante sequenze inutili.
Per non parlare dell'attore che hanno scelto per interpretare Shin, sarebbe stato perfetto, ma per interpretare Raul!
Basco è perfetto per interpretare Bart, ma perchè lo fanno morire? Nel cartone animato non succede!
Julia al contrario non muore, anche se ci può stare, perchè effettivamente nell'anime morirebbe più avanti.
Ma i combattimenti poi? Solo quelli contro "la banda di zeta" sono fedeli alla serie, tutti gli altri sono sequenze di arti marziali che mancano dei colpi finali tipici di Ken, e molte coreografie sono ridotte (come ha dichiarato anche il protagonista).
Ed è un vero peccato, perchè Gary Daniels appassionato alla serie, si era allenato fino a raggiungere un fisico perfetto per la parte (già era abbastanza grosso e definito) oltre a curare le movenze. Pugni e calci (in particolare quello frontale verso l'alto, quasi una spaccata) sono identici a Ken.
E il regista, che veniva più dal mondo degli horror (ma perchè l'hanno scelto?), doveva in teoria, come da accordi di produzione, lasciare più spazio a Daniels, sia per le coreografie, sia per il montaggio. Lui aveva rimontato alcune sequenze dei combattimenti, ma niente da fare.
Ma come ho detto, il male maggiore è stato la sceneggiatura, perchè anche la regia non è affatto male.
Potenzialmente, poteva essere un grande film, sarebbe bastato uno sceneggiatore che scrivesse una storia coerente con la vera storia di Kenshiro, e che il regista che avesse lasciato le sequenze d'azione a Daniels (cosa che fra l'altro in molti film succede facilmente, cioè che il regista si fa aiutare dagli stuntman nella gestione delle scene d'azione o dagli atleti marziali in quelle di combattimento).
E invece così il film precipita. Se non fosse stato collegato alla saga di Ken, poteva prendere anche un 6 abbondante. Se fosse stato scritto meglio, poteva arrivare a un 8, con tutto il potenziale che ho elencato. Ma così com'è, il voto è insufficiente.
Aggiungo che per divertirsi, vi consiglio di guardare il film in giapponese, con tanto di hatatatatata (purtroppo assenti sia nella versione originale in lingua americana che nel doppiaggio italiano).
Mi segnala ora un amico, Roberto, che Stallone e Schwarznegger avevano letto il manga e gradito il film, e ne avrebbero preso parte con piacere se  l'avessero saputo! E in effetti fisicamente sarebbero stati perfetti per tantissimi ruoli.

voto 5

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