sabato 28 febbraio 2015

Selezione cortometraggi dal web - animazione

Ho trovato di tanto in tanto, girando su internet, dei cortometraggi molto belli, che oltre ad una realizzazione accurata, presentano delle storie profonde e ricche di significato. Un po' come le parabole dei Vangeli. Ne raccolgo qualcuno qui.

Il primo che vi propongo, molti l'avranno visto, si chiama Paperman, ed è una storia d'amore in bianco e nero, molto carina. E' di Disney Pixar.

Il secondo è un cortometraggio molto commovente e profondo, che parla di un'anziana signora, che si prende cura di un robot, come fosse un figlio. La vita della signora, così come le batterie del robot, non sono eterne, ma l'anima si, e il robot dimostrerà di averne una. Triste ma meraviglioso.

Tornando a Pixar, un allegro cortometraggio, divertente, meno impegnato degli altri ma molto carino. Molto particolare la regia, girato ad altezza cane. Apriva il film Big Hero 6 nelle sale:


Un altro splendido corto è Cuerdas, vincitore di numerosi premi fra cui il Goya, parla di una bambina che conosce un bambino disabile, e inizia a prendersi cura di lui cambiandogli la vita e rendendolo felice, potete vederlo coi sottotitoli in italiano qui su facebook, e leggere informazioni e curiosità sul sito. Questo è il trailer:



Questo cortometraggio parla invece di un cane, rapito in un mondo futuristico, il cui salvataggio da parte del coraggioso padrone cambierà le sorti dei cittadini:

venerdì 27 febbraio 2015

X-Men - the series

X-Men the series è una webseries liberamente ispirata al mondo dei famosi mutanti creati da Marvel.

Principalmente di X-Men esiste un filone principale a fumetti, da cui sono state tratte tantissime storie, collegate o meno, spin-off, varianti ecc.. purtroppo tante volte inutili e più con fini commerciali che altro, visto l'altissimo successo del brand, purtroppo non sempre sfruttato bene.
A parer mio la serie che prende il meglio dal fumetto è quella animata, "Insuperabili X-Men", che più o meno conoscono tutti.
Questa è la fantastica e conosciuta sigla italiana della serie:

Per chi non lo sapesse, questa serie si svolge in un ipotetico mondo, popolato da persone "mutanti", cioè con dei particolari poteri, derivate da anomalie genetiche, tali da renderli più forti, o veloci, o in grado di manipolare la materia, creare fuoco, ecc...
Nel mondo c'è una divisione, che possiamo paragonare al razzismo, cioè chi li accetta, mentre chi li reputa una minaccia. I mutanti si riuniscono in alcuni gruppi, quello principale è il gruppo del professor Xavier, un mutante col potere di leggere nella mente, ma privato dell'uso delle gambe. 
Xavier crea una scuola dove accoglie i mutanti per insegnargli ad utilizzare al meglio i propri poteri, e tutelarli dalle minacce, oltre ad avere un gruppo, gli X-Men appunto, che combattono contro le ingiustizie sia verso gli altri mutanti, ma anche per proteggere le persone normali.
Dall'altra parte c'è Magneto, un tempo amico di Xavier, ma ora nemico, molto forte per la sua capacità di poter controllare e far lievitare qualsiasi oggetto di metallo.

Sia per Xavier che per Magneto esiste una minaccia comune: le sentinelle. Robot programmati per catturare o uccidere i mutanti da parte di chi li reputa una minaccia.

In questa serie abbiamo deciso di riprendere come linea temporale quella principale, cioè degli Insuperabili X-Men, riassumendo l'entrata nel gruppo dei personaggi principali, e mostrando le loro origini.
E’ un’opera no profit, fatta quindi solo da appassionati, come già accaduto per Saint Seiya Rebirth, altra opera di Dream Factory Studio, che nonostante fosse realizzata a costo zero e con mezzi limitati si è imposta nel panorama delle web fiction, risultando un delle serie made in Italy più viste all’estero, con oltre due milioni e mezzo di visualizzazioni e sottotitoli in quattro lingue.

In questo caso la differenza principale è mentre Saint Seiya Rebirth portava i Cavalieri dello Zodiaco in live action, cioè dal vivo, per la prima volta in un prodotto seriale, sugli X-Men esistono già moltissime cose. Oltre chiaramente alla serie animata e al fumetto, è presente una nota serie cinematografica, altre web series, cortometraggi, e così via. Ma prendiamo in esame i film.

La serie di film sugli X-Men è sicuramente eccellente. Tuttavia la storia non è fedele con il fumetto. Alcuni personaggi non sono presenti, e il loro background è stato scambiato con quello invece di personaggi presenti. Per esempio nella serie originale Logan/Wolverine è legato a Tabitha Smith/Boom Boom.
Nei film la cosa è cambiata, in quanto è Rogue a sostiturla, ma a parte il nome e i poteri, la sua storia e il suo carattere sono quelli di Boom Boom. Gambit è assente, e compare successivamente nelle origini di Wolverine. Il motivo è che secondo gli autori del film Gambit e Wolverine sono due personaggi molto forti e carismatici, e quindi avrebbero contrastato insieme in un’unica opera.
Un’altra cosa è che non ci sono le sentinelle, anche queste compaiono successivamente. Quindi lo scopo di questa web serie, sarebbe di portare alcuni elementi visti solo nel cartone animato e nel fumetto, in versione live action. In particolare le origini e l’entrata negli X-Men di alcuni personaggi, a cominciare da Remy LeBeau/Gambit, come vedrete nel primo episodio.

Il progetto e l’idea nascono da vari ragazzi, alcuni cosplayer alcuni appassionati, quali Marco Ciccomascolo, Marco Rosati, Marco Pupita e altri. Per la regia e per interpretare Gambit è stato scelto Carlo Trevisan, che preso dal progetto ha deciso anche di collaborare mettendo a disposizione i suoi mezzi tecnici e il suo staff.

Nel primo episodio, dove si parla delle origini di Gambit, all’epoca ancora conosciuto come Remy LeBeau, la voce di Gambit sarà quella di Ivo De Palma, uno dei più illustri doppiatori italiani. Una piccola curiosità: nella serie animata, “Insuperabili X-Men“, Ivo doppiava due personaggi, Pyro e Sole Ardente. Gambit era invece doppiato da Alberto Sette. Entrambe splendide voci, ma sicuramente quella di Ivo risulta più carismatica sul personaggio, nonostante appunto, non fosse lui a doppiarlo nella serie animata.
Eccovi l'episodio, che ho diretto e interpretato:

La scelta di doppiare l’episodio, e quindi molto probabilmente anche i prossimi, è venuta in seguito a complicazione tecniche: nonostante si fosse usata una buona presa diretta, in molte location c’erano troppi rumori e alcune scene andavano per forza doppiate. Di qui la scelta di doppiare tutto, e di scegliere alcune voci di rilievo, come appunto quella di Ivo De Palma, mio amico e collaboratore.

Vi posso anticipare che il secondo episodio sarà incentrato su Rogue, che verrà interpretata da Rita Rusciano, già protagonista col ruolo di Nemes in Saint Seiya Rebirth, e sul suo incontro con Gambit. Sarà presente anche il personaggio di Nightcrowler, che sarà interpretato da Lorenzo Farinelli, che aveva vestito i panni di Dohko sempre in Saint Seya Rebirth.

Alcuni scatti dal set, e screenshot:








mercoledì 25 febbraio 2015

Saint Seiya Rebirth - La Rinascita dei Cavalieri dello Zodiaco

Introduzione
Fin da quando ero bambino, e da quand'è iniziata la passione per la regia, mi sarebbe piaciuto girare un film sui Cavalieri dello Zodiaco.
Ma chi sono quindi, i cavalieri dello Zodiaco?
Sono i guerrieri che proteggono Atena, nell'omonima famosissima serie tv, icona degli anni '80/'90.
Tale serie tv non è altro che il perfezionamento di un manga, cioè un fumetto giapponese, che faceva da apripista alla serie.
Il titolo originale della serie è Saint Seiya, ovvero "Il santo Seiya", tradotto letteralmente, anche se in giapponese l'ideogramma che rappresenta il "santo" è inteso anche come guerriero sacro, protettore.
Seiya è il nome originale di Pegasus, il cavaliere del cavallo alato.
E protagonista della vicenda insieme agli altri cavalieri protettori di Atena. Le avventure di Pegasus e compagni si articolano lungo diverse serie, contro numerosi nemici; hanno dei prequel e dei sequel, degli spin off, ecc.. Ma la saga più conosciuta e identificata come "classica" è quella che comprende la serie principale, cioè dalla nomina a cavaliere di Pegasus (nel primo episodio) fino alla sconfitta del re degli Inferi.
Da Hopes from the Stars a Saint Seiya Rebirth
Circa nel 2008, a Hollywood nacque l'idea di realizzare un film in live action, cioè con attori in carne ed ossa, dal titolo Hopes from the stars (letteralmente "speranze dalle stelle"). Erano stati scelti attori importanti, c'era anche Tom Welling (il protagonista di Smallville) nel cast.
Il progetto è stato successivamente accantonato, e non più riproposto.
Era da tempo che io e alcuni amici, appassionati della serie, sia fra di noi sia in un forum, pensavamo ad un live action sulla serie. Chiaramente dovendo uscire un blockbuster americano non avrebbe avuto molto senso mettersi al lavoro, ma quando appunto quel progetto fu accantonato, ci venne l'idea di metterci seriamente al lavoro.
In realtà eravamo curiosi di vedere cosa ne sarebbe uscito, perchè con gli americani è un'incognita: a volte realizzano ottimi lavori, altre volte tendono ad americanizzare prodotti con una cultura differente. E Saint Seiya - I cavalieri dello zodiaco è un prodotto che nasce orientale, e quindi con tanti risvolti della loro mentalità, ma soprattutto con tantissime influenze della cultura ellenistica e in generale europea. Il problema di molti film americani è che magari sono molto belli, ma in relazione alla loro ispirazione, stravolgono un po' queste caratteristiche.
Quindi abbiamo deciso di utilizzare un linguaggio cinematografico orientale, e di scrivere una storia fedele all'originale. Ma non di creare un film che riprendesse la serie già esistente, sarebbe stato quasi impossibile, e abbiamo invece optato per scrivere un sequel, cioè un proseguimento, il più possibile vicino a quello che, a detta dell'equipe di esperti che si è formata, sarebbe l'ipotetico seguito.
Prima di avventurarci in questa avventura abbiamo scritto a Toei, la ditta che produce i Cavalieri dello Zodiaco, domandando cosa ne pensassero.
C'è stato risposto che ci ringraziavano per questa iniziativa, ma che doveva rimanere no profit e non ufficiale. Una bella fortuna, calcolando che Toei non risponde quasi mai a nessuno, nemmeno, a quanto ci hanno riferito, alle grosse società. Il progetto è quindi nato ovviamente come no profit, senza alcuno scopo di lucro, un po' come fan movie tipo Dark Resurrection (tratto da Guerre Stellari - Star Wars) o Born of hope (tratto dal Signore degli Anelli).
Come si è sviluppata l'idea
Per scrivere questo seguito l'equipe si è quindi composta di alcune fra le persone più appassionate e informate sulla serie, quali Simon Gamal, uno dei primi fansubber italiani(cioè ragazzi che traducono la serie dalla lingua originale, e creano sottotitoli non ufficiali in italiano), che ha fra le varie cose sottotitolato la prima versione di Ade, e finanziato in parte il progetto. Lorenzo Farinelli, attore di teatro e sceneggiatore.
Un importante coinvolgimento è stato quello dei doppiatori della serie, come Ivo De Palma, Andrea De Nisco, Danja Cericola, Tony Fuochi, e tanti altri, che con grande disponibilità hanno preso parte a questo progetto e doppiato con le loro splendide voci i personaggi, valorizzando questo progetto e creando, unitamente allo stile registico, un maggior collegamento con la serie.
La storia
La storia di questa nostra web fiction, composta da varie puntate, si colloca proprio dopo la sconfitta del re degli Inferi, Ade. Come i fan già sapranno, dopo numerose battaglie, Pegasus è rimasto in coma, proprio contro Ade. Oltre al suo risveglio, ogni cavaliere dovrà affrontare da solo, il proprio passato, fino a che il gruppo dovrà ricongiungersi per affrontare una nuova minaccia incombente.
Il successo
Personalmente nè io nè il resto dello staff si sarebbe aspettato un successo simile. Sicuramente che la serie non sarebbe passata inosservata l'avevamo calcolato, trattandosi di una delle prime web series live action al mondo, e tratta dalla serie I cavalieri dello zodiaco. Ma poi con piacevole sorpresa, sono arrivate tante altre cose: dai numerosi articoli, agli inviti ai festival, al Lucca Comics in cui ogni anno presentavamo qualcosa di nuovo in anteprima.
Poi ci siamo trovati su imdb, su wikipedia, e così via. Anche il riscontro coi fans è stato positivo, lo si può vedere sia nelle centinaia di commenti video, che nel sito nella sezione recensioni, ma soprattutto le visite: la serie complessivamente ha superato 2.500.000 visite su youtube. Tanto che ci contattò Mediaset per mandarlo in onda serializzato sulle proprie reti. Purtroppo non avendo i diritti della serie, non potevano trasmetterlo, e fu un vero peccato perchè questo "stop" fu dato dopo che sia il sito mediaset.it sia il nostro sito, aveva annunciato tale messa in onda.
Alla fine tutte le puntate furono unite in un unico film, che fu proiettato al Cartoon Club del Rimini Comics, dopo un grande evento dedicato ai doppiatori, in cui Ivo De Palma, Tony Fuochi, Andrea De Nisco e Danja Cericola si sono ritrovati insieme, in questa reunion unica nel suo genere, chiamata Sotto le stelle di Seiya e conclusa con la fusione (non lineare ovviamente, cioè non una successione delle puntate unite, ma un rimontaggio del tutto) delle nostre puntate a mo' di film.

E ora veniamo ai video, questi sono gli episodi che compongono la serie:
















Cercando sul sito e sul canale potete trovare anche altre cose, come gli episodi speciali, o le sigle in live action.

domenica 22 febbraio 2015

Sweet Sardinia

Questo è il titolo di un programma televisivo, un docu-reality, andato in onda su La 5 nel 2013. Perchè ve ne parlo? Perchè io e Rita ci abbiamo partecipato! :D



Una decina di coppie, su un galeone in giro intorno alla Sardegna. Splendidi posti, diverse prove da affrontare, e sempre in contatto col mare. Il titolo è per questo che tradotto letteralmente suona come dolce sardegna, cioè un'esperienza divertente per delle coppie.
E' stata complessivamente un'avventura divertente, di cui vorrei parlarvene brevemente, visto che dai riassunti televisivi che ho visto, si capiva veramente poco o niente di ciò che succedeva.


Ci trovavamo a Milano per lavoro, e abbiamo fatto per gioco questo provino, trattandosi di un'esperienza avventurosa per coppie. Purtroppo il programma era più basato sulla componente reality, rispetto a quella avventurosa di cui ci hanno parlato.
Il primo giorno, mi stavano portando in auto alla prima prova, e a causa della forte aria condizionata, in contrasto con la temperatura della serra dove ci hanno portato (almeno 20 gradi di sbalzo termico) mi sono ammalato, con febbre quasi a 40, ma ho deciso di partire ugualmente.
Con alcuni ragazzi siamo diventati amici, li cito anche con piacere: su tutti Andrea e Ilaria, Gateano, Giampiero e poi anche altri erano simpatici. 
Purtroppo altre persone non si sono comportate bene, e il motivo l'ho capito successivamente: emergere.
Quando io stavo male, comprendendo che come "coppia" io e Rita potevamo risultare interessanti agli spettatori, alcuni concorrenti hanno fatto di tutto per farci eliminare, approfittando della mia debolezza dovuta alla febbre, che mi aveva provocato il mal di mare (normalmente ne soffro poco, ma come mi ha spiegato l'equipaggio della nave, con la febbre aumenta a dismisura).
Per via di questo, appena saliti sulla nave uno degli organizzatori, Antonio, gentilmente aveva detto di farci dare una cabina grande. Gli altri hanno deciso ugualmente di fare l'estrazione, e io e Rita siamo finiti nella più piccola. La notte non riuscivo a prendere sonno per la febbre alta, ed ero quindi svantaggiato nelle varie prove che capitavano, e come ho detto, alcune altre persone se ne sono approfittate per mettere zizzania con semplici affermazioni, come "Carlo non fa i lavori" o alludendo che ero poco partecipe.
Vorrei vedere cosa avrebbero fatto loro con 39 e mezzo di febbre.
Nonostante ciò, ho avuto ugualmente la volontà di andare avanti in questo gioco, per spirito di competizione, supportato da una fantastica Rita, che è stata molto forte andando avanti ed entrando anche in contrasto con alcune queste persone. In particolare c'è stato un ragazzo che più volte si è divertito a raccontare storielle, facendo litigare per esempio noi con un'altra coppia.
Alla fine siamo usciti, a mio avviso ingiustamente perchè quando ho rivisto la puntata in tv, c'era stato un errore nei calcoli dell'esito della prova al mercato. Una prova molto carina e che ci siamo divertiti a fare, in quanto bisognava fare la spesa parlando solo in sardo. E ricordo bene che avevamo fatto più punti noi degli altri (pure penalizzati perchè avevano parlato in italiano durante la prova), e invece dalla grafica comparve pareggio. 
E poi non è bello che delle persone ti vogliano far uscire giocando sporco, solo perchè si è creata della competizione malsana. Per me e per Rita era un gioco e se fosse stato così per tutti ci saremmo divertiti tantissimo, anche perchè nelle prove ci impegnavamo.
Dopotutto è bello impegnarsi anche quando si gioca.

Questo era lo spot del programma su la5:


All'inizio dell'articolo ho definito l'esperienza complessivamente divertente, perchè alla fine è stato così: al di là della febbre stare sul galeone è stata un'esperienza particolare.
Al di là di alcune persone votate solo ad apparire in tv a costo di dire cavolate sugli altri, dall'altra parte abbiamo anche trovato degli amici.
Ci sono state diverse esperienze piacevoli e persone sarde che abbiamo conosciuto molto simpatiche. Come quando siamo andati sulle montagne, abbiamo preparato le tende, la cena e dormito lì. 








sabato 21 febbraio 2015

Kinefinity Kinemax 6k

Kinefinity è una compagnia cinese, distribuita in Europa da MJIT Berlin.
Produce diversi modelli di macchina, veramente rivoluzionari per quello che offrono rispetto a quello che costano.



Il nuovo modello in uscita è KineMAX, che può girare fino alla risoluzione di addirttura 6k:
ben 9 volte il full hd, cioè 5760×3240, che sono circa 18 milioni di pixel.
Ha ben 16 f-stops per un controllo analogo a quello delle Red sulla luce in post produzione.
Registra con un particolare codec, KRW, che significa kineraw (in pratica sono file raw, questo gli garantisce tutti quegli stop sulla luce), fino a 3k può registrare anche in cineform raw, formato di qualità ancora superiore.
Può registrare fino a 100 fps (in questo le Red sono superiori).
A 4k può registrare in anamorfico nativo 4:3 cn risoluzione 4320×3240@25fp con lenti anamorfiche CinemaScope 8:3(2.66:1). Questo permette di raggiungere all'immagine una risoluzione di addirittura 8640×3240(8K). Il sensore è un super 35mm.
L'attacco per le ottiche si chiama Kinemount, e vi si possono attaccare le ottiche PL, EF, Nikon F e B4. Probabilmente tramite adattatori anche altre lenti.
Registra su apposite schede SSD KingeMAG da 240GB che contengono circa 45 minutes of 4K RAW ognuno.

Il costo è intorno agli 8000€, ma per le caratteristiche è ufficialmente una concorrente di Arri Alexa e Red Epic.
In questo test potete vedere il suo incredibile potenziale:



Recensione film: Selma - La strada per la libertà

La storia di Selma è una storia che tutti conosciamo, racconta di Martin Luther King, un uomo che ha cambiato la storia per tutte le persone di colore in America. Ha fatto ciò che aveva fatto Mosè durante l'esodo per il suo popolo, portando un messaggio che non vale solo per le persone con la pelle nera, ma vale in generale, come messaggio di uguaglianza, e porta alto e avanti nei millenni lo stesso messaggio di Gesù: raggiungere gli obiettivi con la pace, con la perseveranza, senza le armi, a costo di rischiare di morire per chi si ama, e per ciò che si ama.
Martin Luther King, ha quindi portato avanti quelli che sono i valori fondamentali della civiltà: dal rispetto della legge, della costituzione, al valore dell'uguaglianza che abbiamo tutti, sia di fronte a quest'ultima che di fronte all'umanità, all'eticità della religione.
La storia prende in esame l'apice della carriera di attivista di Martin Luther King, quando ha organizzato le marce da Selma a Montgomery, che dal 1965 segnarono l'inizio della rivolta per i diritti civili negli Stati Uniti. Non mancano episodi di violenza e di razzismo nel corso della vicenda, raccontati in modo non troppo crudo, ma sufficientemente vero da essere angosciante per lo spettatore.
Nel film c'è un interessante dialogo fra il presidente e King, dove il primo dice "Tu sei un attivista, io sono un politico", ed è bellissima questa distinzione del termine, poiché a parer mio, l'attivista è il vero politico, come ha detto mio fratello appena visionato il film "l'attivista è il politico puro" perché l'attivista è colui che si attiva per far valere le proprie ragioni, i propri valori, senza un fine reale di lucro, ma affrontandolo come un lavoro serio.
Nonostante questa differenza, nella storia si capisce che anche il presidente Johnson alla fine, era un buon politico.
Una storia difficilissima da raccontare, in cui Ava DuVernay, nonostante giovane e quasi esordiente, riesce a dare tanto stile, importanza e realismo. Un talento incredibile della regista, che unitamente al direttore di produzione è riuscita a realizzare un capolavoro del genere con appena 20 milioni di dollari. Cifra bassissima per un film del genere, che farebbero fatica a gestire anche i registi più esperti (anzi molti dei registi esperti abituati ai budget alti, avrebbero dato forfeit incapaci di realizzare un prodotto del genere con così poco).
Magistrali le inquadrature della marcia, il montaggio frenetico in particolare nella scena dove la gente vede in diretta le atrocità che stavano succedendo, nei telegiornali.
Impressionante il colpo di scena iniziale con la bomba che uccide delle innocenti bambine.
Forse un leggermente lente invece le sequenze di alcuni dialoghi, ma questa è un'analisi postuma e distaccata,  perchè durante il film la bravura degli attori  è tale da non farci pensare, perché se lo spettatore entra nell'ottica del film, viene catturato dalle situazioni, come se le stesse vivendo in prima persona, e non ne esce fino ai titoli di coda (che si chiudono con il brano "Glory", candidato all'oscar, e cantanto dal rapper Common, presente fra i ruoli principali del film).
Mi sono emozionato sul finale, e non è così facile che un film mi emozioni. Per aprire una piccola parentesi nella recensione, se devo citarvi alcuni film che mi hanno emozionato, mi ricordo ovviamente Contact, Forrest Gump, Al di là dei sogni, e il recente Storia D'Inverno. Quando un film emoziona vuol dire che oltre alla bellezza della storia, il regista e gli attori sono stati così bravi a raccontarla da renderla vera e coinvolgente.

Quindi tornando sul pezzo, oltre a questa sorprendete regista, troviamo anche un cast formidabile, su tutti David Oyelowo (fra l'altro già presente, seppur in ruoli minori, in altri due splendidi film, The Help, che tratta sempre una tematica razziale, e Interstellar), che è perfetto: oltre ad avere un'incredibile somiglianza con il vero King, è bravissimo ad interpretarlo. Sicuramente ha visto più volte il Malcom X di Denzel Washington, ma questo non gli nega assolutamente meriti. A proposito, peccato che il cameo di Malcom X non sia stato interpretato proprio da Denzel.
Tim Roth rende benissimo nella parte del disgustoso governatore Wallace, a cui non interessava nulla se non delle proprie tasche. Nel cast compaiono tantissimi volti conosciuti, troppi per elencarli tutti, alcuni di questi sono Oprah Winfrey, Martin Sheen, Tom Wilkinson, Giovanni Ribisi, Jeremy Strong,
Dylan Baker e tanti altri.
Strepitoso anche il doppiaggio, su tutti Simone Mori nel doppiare Martin.
Merita di essere visto sicuramente anche in lingua originale, ma meglio sempre vederlo prima in italiano. Io personalmente parlo bene inglese ma per godermi appieno la visione di un film, ho bisogno di vederlo la prima volta nella mia lingua.

Viene spontaneo il paragone con il recente film che affronta sempre il tema del razzismo, e in questo caso anche della schiavitù, "12 anni schiavo", bellissimo film, ma che mi dispiace dirlo, risulta inferiore a livello di coinvolgimento emotivo, rispetto a Selma. 12 anni schiavo racconta benissimo quella storia, talvolta con sequenze più crude (anche troppo in certi casi, tali da risultare più visive e da farsi sentire meno nello spettatore), ma che viene percepito più come il racconto di storia, in cui ci si aspetta, nonostante sia meno conosciuta della storia di King, come proseguirà, e i risvolti che prenderà. Al contrario Selma, in ogni singola sfumatura del film rende partecipe lo spettatore, gli fa vivere ogni momento; come se facesse parte di questa grande rivoluzione pacifica, facendo capire quanto le persone di colore subissero soprusi, nonostante identiche in tutto e per tutto agli altri cittadini americani, per via della differenza del colore della pelle.
Sembra fantascienza, sembrano intolleranze di secoli fa, ma non è così: gli eventi del film risalgono al 1965!

voto: 9.5

Star Wars per Adidas

Articolo in aggiornamento!

Nel blog mi piacerebbe ogni tanto parlare anche di moda. Ma non di "moda" nel senso di seguire le mode del momento, non sono un "fashion victim", piuttosto oggetti rari, ancor meglio se parte di campagne di beneficenza.
Oggetti che più che fashon, sarebbe opportuno definire "cool", che tradotto letteralmente significa freddo/fresco, ma che come significato si avvicina più a ganzo/forte.
Cose rare, che in certi casi se a prezzi accettabili acquisto, perchè mi piacciono, e non per moda.

Iniziamo a parlare di collezioni particolari, per esempio in questo caso di due collaborazione nate con Guerre Stellari - Star Wars, saga che adoro, da parte prima di Adidas, alcuni anni fa, e successivamente, di recente, con Vans.
La collaborazione con Adidas è molto particolare, a cominciare dallo spot, in cui troviamo personaggi come David Beckham e Snoop Dogg, all'interno della taverna di Mos Eisley (il famoso porto spaziale tratto dal primo film della saga)

In generale la cosa geniale di questa collaborazione, è di aver preso dei modelli di Adidas classici (scarpe, felpe, ecc..) fondendoli con degli oggetti di Star Wars.
E' difficile su internet trovare un elenco completo, anche perchè sono uscite tantissime cose.
Spero di raccoglierle pian piano tutte in questo articolo, o almeno il più possibile.
Il mio scopo è di raccogliere tutti i prodotti, di creare una sorta di "All Adidas Starwars".

Sulle etichette è rappresentato il personaggio o il mezzo da cui è ispirato il prodotto, è anche molto interessante notare come ogni scarpa riprenda lo stile del personaggi.

Iniziamo con le scarpe, che rappresentano la varietà più grande fra i vari prodotti di Adidas Star Wars. La cosa più bella è che ogni calzatura è ispirata da un personaggio, o da un mezzo, della saga.
Al momento non sono in ordine cronologico, e sono uscite a distanza anche di anni.
E' divertente che nella vendita alcune di queste scarpe si trovino all'interno di blister, come fossero giocattoli.

Questo è fra i primi modelli usciti, prende ispirazione da Luke Skywalker e dall'uniforme dei ribelli.
In particolare si rifà quindi all'attacco di Luke verso la Morte Nera, alla fine del primo film su Guerre Stellari. Molto bello, essenziale e fra i meglio riusciti.



Questa è ispirata a Han Solo, per la precisione a quando è stato imprigionato nel carbonio.
 Questa è forse una delle più particolari e geniali, quella ispirata a C1P8 e D3BO. Riprendono per metà, ognuno dei robot. Forse sarebbero state ancor più belle se vendute una dorata e una bianca, ma a quel punto molto difficili da indossare, e per chi non conoscesse questa collezione, darebbero idea di essere due paia di scarpe diverse! Il suo valore su ebay è altissimo.

Questo è il modello ispirato a Boba Fett, comprensivo di tutte le ammaccature e l'effetto rovinato, tipici dell'armatura del cacciatore di taglie.

Questo è un altro modello ispirato da Boba Fett, ma sinceramente è veramente banale oltre bruttino esteticamente. Fra le peggiori e più inutili dell'intera collezione. Non a caso è una delle meno quotate e più facili da trovare su ebay.

Questa è ispirata da Chewbacca, ed è uno dei pochi modelli di cui hanno fatto anche altre varianti di colori

Questo modello si ispira alle linee e ai colori del Millenium Falcon.

 Anche questo modello trae ispirazione dal Millenium Falcon, anche se è verde, invece che grigia.

Questa è la scarpa dell'imperatore Palpatine, i dettagli blu rappresenterebbero i fulmini.

Questo è il modello di Lord Fener.

Questo modello rappresenta le guardie imperiali, il retro della scarpa si rifà all'elmo. E' uno dei modelli più belli e ispirati, secondo me, visto che la parte frontale così liscia può rifarsi al mantello.

Questa scarpa si rifà alle truppe imperali, per l'esattezza quelle che pilotano gli AT-AT. Se devo essere sincero, è un bel modello ma l'elmo appiccicato sul fronte della scarpa è alquanto pacchiano, anche se Adidas l'aveva fatto anche con altri modelli, se non erro con Disney e Topolino, ma in quel caso l'impatto era migliore.

Questo modello invece prende spunto proprio dai camminatori AT-AT, ed esteticamente lo trovo molto bello e rispecchia bene il mezzo da cui si ispira.

Anche questo modello prende spunto dalle forze dell'impero all'attacco sul pianeta ghiacciato di Hoth.

E in risposta ai camminatori AT-AT, troviamo la scarpa che ispira a

Questo bizzarro modello è prende spunto da Jabba The Hutt

 Modello che in questo caso si rifà ad un luogo, Coruscant, mostrando sul retro Darth Fener che metaforicamente si impadronisce del pianeta.


 Questo modello si rifà a Lord Fener e al suo caccia.

Questo modello è ispirato dai caccia dei ribelli, i famosi X-Wing.

 Altro modello tratto da Lord Fener.

Questo modello è sempre tratto da Hoth, evidentemente una situazione molto gradita da Adidas, che vi ha dedicato molte scarpe e abbigliamento. Questo è un altro modello dedicato sia a Hoth che a Luke, riprendendone il look e i materiali della sua divisa su quel pianeta. 

 Modello tratto dalle truppe imperali, con il casco raffigurato sul retro della scarpa.

Modello ispirato ai caccia dell'impero, i Tie-Fighter. Molto particolare ed ispirato, raffigurando sul lato delle scarpe le ali dei tie. Veramente ispirato e riuscito.

Veramente originale e collegata al personaggio che rappresenta, questa scarpa prende spunto da Yoda, risultando, così come lui, semplice e spartana, vicino a quella che potrebbe essere una scarpa ricavata da materiali simili a quelli del suo mantello.

Questo modello femminile e fra i più belli dell'intera collezione. Si rifà ai colori e al look che aveva Leia quando era stata imprigionata e resa sua personale schiava dal viscido Jabba.

Questo è uno dei miei modelli preferiti, che fra l'altro possiedo. E' una scarpa che si ispira in generale a tutta la saga, che ha i colori rosso e blu invertiti a seconda della scarpa. Il contapassi elettronico di questa scarpa è blu e rosso, e metaforicamente associano il blu al lato buono della forza, mentre il rosso al lato oscuro. Diverse sono anche le immagini raffigurate su di essa.

Questo modello è molto interessante, un po' come quello precedente non è dedicato ad un personaggio, ma ha le scritte "Star Wars" su tutte la superficie, e le suole, se unite, rappresentano il duello de Il ritorno dello Jedi, fra Luke e Darth Fener. Il mio amico e socio postatore del blog Ross, ne possiede un paio.

Questi di seguito sono altri innumerevoli modelli dedicati a Darth Fener, in generale non mi piacciono le scarpe nere quindi non ne gradisco nessuno in particolare.



(questa è praticamente identica alla precendete, credo cambi solo il contorno delle strisce che è d'oro anzichè rosso)




Questi sono altri modelli usciti ispirati dagli Storm Trooper, cioè le truppe imperiali






Di recente è uscita anche una collezione (purtroppo e non si sa per quale sconosciuto motivo, solo numeri piccoli e taglie piccole, quindi bambini o ragazze) con altre interessanti cose (ma non al pari di quelle della prima collezione).