giovedì 23 aprile 2020

Alien - storia della saga

Il primo Alien
Doveva chiamarsi Spacebeast ed essere il classico horror/b-movie, ma il titolo venne sostituito con il più generico, ma al tempo stesso accattivante, Alien.
Per quanto alcune dinamiche riprendevano tali film, col gruppo di persone isolate, una alla volta decimate dal "mostro", a livello registico il film era molto curato, dopotutto parliamo di Ridley Scott, che fu scelto dopo un iter di selezione non facile. Basti pensare che stesso creatore di Alien, Dan O'Bannon, aveva pensato di dirigerlo. Ma è stato proprio lui, O'Bannon, che aveva creato questo progetto sin dai tempi della scuola di cinema.
E così nella sua semplicità, e anche ingenuità, nasce Alien, capostipite di un franchising di culto che tutt'ora spopola fra film, fumetti, videogames, ecc..
Un gruppo di ricerca scientifica a bordo della nave Nostromo, mentre faceva ritorno sulla terra segue un segnale di soccorso, e giunge sulla superficie della luna di un pianeta, sulla quale troverà un enorme alieno (lo Space Jockey, ma vedremo meglio dopo di cosa si tratta), e dove un membro dell'equipaggio verrà attaccato da un piccolo alieno (un facehugger) che utilizzerà il suo corpo come incubatrice per un alieno più grande (lo xenomorfo, il mostro alieno diventato di culto) che sterminerà tutti i membri dell'equipaggio a parte la protagonista.
Il film sicuramente non brillava per originalità (era praticamente "Lo squalo" nello spazio, come lo definirono gli sviluppatori stessi) e non aveva una sceneggiatura solida, ma il concept dell'alieno, le ottime interpretazioni degli attori, l'atmosfera creata da Scott (seppur ancora acerbo come si vede) l'hanno reso un film cult.

E' un film che si merita un 8 pieno.

Scontro finale
Prima dell'uscita del sequel ufficiale di Alien, ci troviamo davanti ad un episodio bizzarro per non
dire unico nel suo genere: il regista italiano Ciro Ippolito (con lo pseudonimo di Sam Cromwell) girò un film intitolato Alien 2, che riprendeva in parte la trama del primo film, ma soprattutto ne voleva sfruttare il successo. Il film infatti riuscì ad essere distribuito in tutto il mondo con un notevole incasso al botteghino. Nonostante la Fox fece causa alla produzione per l'utilizzo improprio del nome, il regista e il suo staff vinsero la causa, in quanto Alien non era registrato.

Dopo questa comica parentesi, vediamo come è nato Aliens: Scontro finale, probabilmente il miglior capitolo di tutta la saga, in assoluto.
Il concept alla base era nato da un'idea di Cameron, il soggetto di "Mother", scritto da lui alcuni anni prima, in cui una donna con un'armatura combatteva contro un alieno.
Cameron così creò il capolavoro: un film che aumentava all'ennesima potenza tutto ciò che era nel precedente: azione, alieni, e convinse la Weaver a partecipare al film, scrivendolo insieme al regista.
Per il ruolo di Newt vennero provinati tantissimi bambini, anche attori, ma alla fine è stata scelta Carrie Henn, una bambina senza nessuna esperienza precedente, ma che era perfetta nel ruolo.
Lance Henriksen era stato scelto per interpretare Bishop, il nuovo androide, questa volta buono, rispetto al precedente Ash del primo Alien (dove più che cattivo, l'androide era più che altro privo di ogni emozione e completamente al servizio della compagnia). Mentre Michael Bihen nel ruolo del caporale Hicks.
Tutti personaggi che diventeranno icone del cinema di fantascienza.

La storia, lo sviluppo e tutto quanto, come dicevamo, elevano all'ennesima potenza il potenziale creato nel primo Alien, creando un prodotto più completo, profondo e caratterizzato.

Ripley è tornata sulla terra, dove sono scettici sulla sua esperienza. Verrà richiamata per dare supporto ai marines coloniali, un corpo speciale di soldati dello spazio, che sorvegliano le colonie terrestri, su Hadley's Hope, colonia umana dell'asteroide LV-426 (noto anche come Acheron).
Infatti dall'asteroide (lo stesso del primo film), ora terraformato, in quanto sono passati 57 anni (Ripley è stata in ipersonno). Sulla colonia Ripley insieme ai marines scoprirà che gli abitanti sono stati uccisi e l'unica sopravvissuta è una ragazzina di nome Newt.
Dopo una vera guerra fra marines e xenomorfi (di cui ne viene presentata una variante rispetto al primo, i "guerrieri") si arriverà alla regina, che verrà uccisa alla fine del film dai sopravvissuti del gruppo: Ripley, Newt, Hicks e Bishop.

Voto 9 - il migliore della saga, e uno dei migliori film di sempre, soprattutto nel suo genere


Alien 3 - era meglio non farlo
Il terzo film non era in programma, non a caso il secondo si chiamava "scontro finale". Lo sviluppo della sceneggiatura e la produzione di Alien³ sono state tra le più lunghe e travagliate dell'intero franchise. Il film doveva avere tutta un'altra storia rispetto a quella che si vede (la "vera storia" si trova in un fumetto, dal titolo William Gibson's Alien 3) e a mio avviso per scrivere e approvare una cosa del genere dovevano essere tutti ubriachi. Probabile l'avessero fatto perchè ormai la tiritera di cambi di regia, di sceneggiatori, di produzione ecc.. aveva stancato tutti, e quindi ormai lo fecero con l'ultima variante prossima alla produzione, ma come ho detto, dopo aver bevuto sicuramente molto.
Questa porcata di sceneggiatura (anzi, questa mezza porcata, il perchè lo capirete dopo leggendo di covenant) è stata scritta da Vincent Ward, regista niente meno che di "Al di là dei sogni", un film meraviglioso, e che metto fra i miei film preferiti. Quindi voglio pensare che un regista visionario e sensibile come lui, fosse ubriaco per aver scritto Alien 3.
La regia è di David Fincher, alla sua prima opera. Regista sicuramente importante e di grande talento (Seven e Fight Club su tutti, due film cult nel loro genere) ma che a me personalmente non è mai piaciuto e che con Alien 3 non ha fatto un gran lavoro. Lui stesso ha rinnegato infatti il film attribuendone la mal riuscita alla mancanza della possibilità di operare scelte artistiche.
La storia si può riassumere in modo molto semplice: indietro anni luce da scontro finale, è un passo indietro, una brutta copia del primo Alien, che non cadeva mai nel grottesco o nel macabro, ma anzi tendeva a scioccare e spaventare. Qui è l'esatto contrario, al massimo disgusta e annoia.
Newt, Hicks e Bishop sono morti nello schianto (vengono tolti perchè "a Ward non piacevano". Chissenefrega se il pubblico li adorava, se erano personaggi iconici, Ward aveva il potere decisionale di Kubrick, anche se non era nessuno - anche se ha diretto uno dei miei film preferiti che è "al di là dei sogni", i fatti sono questi, li ha tolti solo perchè a lui personalmente non piacevano). Ripley finisce all'interno di una colonia di ex criminali, alcuni più sennati, altri esaltati, dove l'unico che ha un po' di testa muore fra i primi, il dottore che cura Ripley all'inizio.
L'idea del carcere non sarebbe nemmeno brutta, ma senza il gruppo che si è creato nel secondo capitolo (la cavolata più grossa che pesa sul tutto) e con una sceneggiatura così misera, oltre che con un solo alieno, stendono completamente il franchising creato nel secondo film.
Interessante il finale, col sacrificio della protagonista, unica nota positiva nel tutto insieme alla scena d'azione nei tunnel (che con più alieni avrebbe avuto senso, ma così risulta abbastanza ridicola nel concetto, per quanto ben girata) e alla fotografia, molto curata e con uno stile caratterizzato tutto suo (il primo Alien era sul verde, il secondo sul blu, questo sul rosso, parlando di tinte generali).
Le scene sono per lo più disgustose, macabre e grottesche (come quella del cane, o dell'autopsia), l'alien è uno solo (in forma canina), non fa paura, non fa orrore, fa solo nostalgia dei due capitoli precedenti. Una delusione totale.

Voto 4, come il numero di film che compone la prima saga.

Interessante il fatto che fosse uscita prima una serie a fumetti che raccontava una versione alternativa della storia dove Newt, Hicks e Bishop si salvano e combattono contro gli alieni in un pianeta con l'aspetto di una giungla e insieme ad altri marines coloniali. 
Poi un altro fumetto dal titolo "Alien 3 original script by Gibson" che sarebbe una versione a fumetti della prima storia originale, dove si salvano anche in questo caso Newt, Hicks e Bishop. Idea che era stata ripresa in parte anche in via ufficiale nell'ipotetico Alien 5, che sarebbe stato diretto da Neil Blomkamp e di cui la Weaver era entusiasta, soprattutto per il ritorno dei tre personaggi (adorati anche dai fan) e una storia che avrebbe richiamato come direzione i primi due capitoli. Progetto studiato nel 2016 e purtroppo finito nel dimenticatoio.


Alien 4 (La clonazione) - si riemerge dagli abissi
Una piccola premessa: questo quarto capitolo di Alien non è niente di che, ma è talmente più divertente e fatto meglio rispetto al terzo capitolo, che forse appare più bello di quello che è realmente.
Una curiosità: ho conosciuto due degli attori, Gary Dourdan, e Kim Flowers, che era sparita dalla scena, ma che ho ritrovato su facebook.
Tornando al film, il regista è Jean-Pierre Jeunet, regista francese noto principalmente per il film "Il favoloso mondo di Amelie", un film molto carino, naive, di tutt'altro genere, si tratta di una commedia sentimentale. Io non so con quale criterio sia stato scelto, proprio dopo questo film, per dirigere il quarto capitolo della saga di Alien, ma la regia ha funzionato: il film è davvero ben diretto.
In particolare
La sequenza subacquea ispirerà una scena di Deep Rising, bellissimo film diretto da uno dei miei registi preferiti, Stephen Sommers.

La storia si svolge 200 anni dopo gli eventi del precedente film, Ripley in qualche modo è stata clonata e si trova sulla nave spaziale Auriga. La Ripley clonata possiede alcuni poteri degli xenomorfi, in quanto sono stati fatti diversi esperimenti e tentativi prima di arrivare a lei.
Nel frattempo arrivano sulla nave anche un gruppo di contrabbandieri. Tutti si troveranno coinvolti nell'esperimento fuori controllo che riempirà la nave di xenomorfi, e dovranno combattere per la loro salvezza.

Il film è inferiore al livello dei primi due capitoli, ma per lo meno dopo il terzo rialza la qualità, la tensione e fa ritornare effettivamente come mood gli alieni sul grande schermo col botto.
Certo la storia è un po' macchinosa e a volte tirata via, ma questo non incide così tanto sul risultato finale, creando un film comunque godibile. Si ritorna almeno a quei cunicoli oscuri che avevano reso celebre la saga. Troviamo anche l'alien umano, che non ha molto senso "scientificamente parlando" (in relazione alla scienza che spiega gli xenomorfi e il loro ciclo vitale) e che impietosisce lo spettatore più che spaventarlo, creando quasi tristezza. La sceneggiatura nel complesso seppur parte bene, si sviluppa così così, ma la regia e l'atmosfera salvano decisamente il film.

Voto 7



Prometheus - il declino della saga

Nel 2012 purtroppo viene ripresa in mano la saga cinematografica, e Ridley Scott torna alla regia.
Promethus non è così brutto, se non facesse parte della saga, sarebbe solo un banale film di fantascienza,  ma purtroppo si porta quell'eredità, e non bastano buoni effetti speciali, una regia accattivante e alcuni spunti interessanti, il film è mediocre. E questo lo si percepisce ancor di più se lo si paragona al resto della saga. La cosa più assurda è il cambio di visione degli space jockey: da misteriosi alieni dotati di proboscide e con poteri di telecinesi, sono diventati dei brutti umanoidi giganti, stupidi e tonti. Eppure nei fumetti e nei videogiochi ufficiali avevano una loro caratterizzazione, un certo background, tanto che nel videogioco Alien Infestation, troviamo anche un alien uscito da un Jockey, e infatti con la proboscide.
Il loro ruolo non sarebbe chiaro, si pensa abbiano a che fare con gli xenomorfi, o comunque li abbiano incontrati prima degli umani, come infatti ne viene ritrovato uno nel primo film.
Eppure nonostante ciò, qualche "genio" (se in Alien 3 si erano ubriacati, qui siamo passati all'eroina) ha voluto togliere questo alone di mistero e fascino, creando dei banali dementi giganti che avrebbero creato sia gli xenomorfi che la razza umana. Un mix di insensatezza e demenza (ma ancora non siamo ai livelli di Covenant). In originale, come erano stati concepiti dal genio creativo O'Bannon, che lavorava a stretto contatto col visionario Giger, questa era una razza con un loro background, una loro civiltà, dal nome di Mala'kak. In Prometheus sparisce tutto, e vengono sostuiti con un nome davvero "originale e brillante"... Gli ingegneri. No comment. E notare che anche nei videogame ufficiali compariva l'Alien derivato dal Jockey, che aveva la proboscide, a riprova di come quella razza era stata concepita. 
La storia molto banale: un gruppo di ricerca, tutti personaggi abbastanza stereotipati ad esclusione della protagonista, più caratterizzata (l'unica che si salva insieme all'androide) va ad esplorare un nuovo pianeta a seguito del ritrovamento di una mappa stellare in una caverna sulla terra. Spedizione finanziata dalla Weyland Corporation, la controversa compagnia che troveremo in tutta la saga e negli spin-off. Una volta arrivati verranno tutti decimati, nei modi più stupidi, perchè anche se sono una squadra di ricerca, sembrano più una squadra di ebeti allo sbaraglio. Alla fine risveglieranno una sorta di cavernicolo mentecatto e in preda all'isteria, che senza alcun motivo vuole uccidere tutti e sterminare il genere umano. Verrà fermato dal sacrificio di alcuni del gruppo e ucciso da una specie di alieno (gli alieni presenti nel film sono ridicoli e patetici rispetto agli xenomorfi, sembrano la copia povera, e richiamano alla mente le schifezze di quei b-movies che copiavano l'originale Alien).
Sopravviverà appunto solo Elizabeth, che poi insieme all'androide si dirigerà verso il pianeta degli ominidi dementi.

Voto 4 - diciamo 5, se non fosse stato collegato alla saga. Ma in ogni caso un film mediocre, scritto con i piedi, che offende la saga originale risultandone la copia povera e misera, e dove si salvano solo regia ed effetti speciali.


Alien: Covenant - la distruzione della saga (e di Scott)
Difficile trovare le parole per descrivere questo film. Se con Prometheus sembrava di aver toccato il fondo per quello che riguardava la saga di Alien, con questo si è scavato oltre ogni limite, si è superato lo zero assoluto.
Il film sembra girato sull'appennino tosco-emiliano con l'aggiunta di funghi giganti.
I personaggi sono più stereotipati del primo capitolo e più stupidi, La sceneggiatura è per lo più senza senso, non si capisce il perchè delle azioni di gran parte dei personaggi, se non quello di collegare fra loro scene splatter gratuite e squallide.
Mentre il primo capitolo al di là della trama ridicola era per lo meno ben diretto, questo è pessimo, e nonostante il cast, troviamo alcune interpretazioni ai limiti del ridicolo, probabilmente anche per colpa di un copione orribile. Il personaggio di David 8 sembra la parodia del cattivo schizofrenico degli anni '70, ma lo è inconsapevolmente. Almeno fa ridere tanto è penoso.
Il montaggio è tremendo, ci sono persino diversi errori che rendono alcune scene sbagliate.
Uno dei peggiori film di fantascienza esistente.
Distrugge la saga di Alien e il nome di Scott in una volta sola. Un disastro.
Scott disse: "Se volete davvero un franchise posso mandare avanti l'ingranaggio per sei film".
Ridley, ti prego, fermati. E' vero che fare un film peggiore di questo è difficile, è vero che in altri sei film almeno uno per logica statistica potresti azzeccarlo, ma io lo dico lo stesso, per rispetto a quella che è stata la tua saga e a quella che è stata la tua carriera, fermati.
La storia è un susseguirsi di situazioni prive di senso, dove la base è la pazzia dell'androide David, che vuole diventare una sorta di divinità, ha crisi di schizofrenia con se stesso (come dicevo, se fosse stata una parodia dei villains anni '70 avrebbe funzionato), e vuole diventare il padrone dei mentecatti giganti e degli umani in missione nel regno dei funghi giaganti.

Voto 3 - oltre ogni aspettativa


Alien 5: troppo difficile autorizzare un bel film
Come accennato Neill Blomkamp avrebbe dovuto dirigere sviluppare Alien 5, un progetto che alla fine non è stato mai realizzato, ma di cui troviamo alcuni concept art precedentemente inediti realizzati da Geoffroy Thoorens, che facevano ben sperare ma soprattutto che creano rabbia in qualsiasi appassionato degli xenomorfi che li veda: si sarebbe tornati a respirare quell'atmosfera tipica della saga.





                                        

Nel nuovo lungometraggio come detto poc'anzi sarebbero stati presenti sia Hicks che Newt, che Bishop portando così ad un cambiamento rispetto ad Alien 3 in cui i tre erano stati dichiarati stupidamente morti. Il tutto si sarebbe ricollegato al finale alternativo di Predator del 2018 


In un'intervista Breanna Watkins, stunt e attrice ha dichiarato:
"Mi ha diretto lo stesso Shane Black con la prima unità. C’erano una serie di battute che dovevo dire nei panni di Rebecca ‘Newt’ Jorden, ed avrei dovuto interagire con diversi personaggi. Fu un grande momento perché mi resi conto che avrei interpretato la versione adulta di Newt."

Furono girati quindi due finali per quel Predator, ed uno dei quali aveva a che fare con i viaggi nel tempo, e con il ritorno nel franchise di Alien di Newt, Hicks e Bishop. Progetto ahimè saltato, nonostante le ottime premesse. Si va direttamente ad aspettare Romulus quindi.


Spin off:
Alien compare anche in altre numerose opere, fumetti, a volte molto belli e collocati principalmente dopo il secondo film, videogame (alcuni meravigliosi) ma mi soffermo sugli spin off cinematografici in cui troviamo gli xenomorfi: il primo è Alien vs Predator. Bel film, diretto da uno dei miei registi preferiti, Paul W. Anderson. Certo non un capolavoro, ha una trama abbastanza banale e limitata, ma nel complesso funziona a dovere.
Ci si poteva aspettare a questo punto un sequel con tante idee, come nell'omonimo videogame, dove su chissà quali pianeti troviamo i colonial marines (la cosa più bella e meno sfruttata della storia del cinema nel suo genere), gli yautja (i predator) e gli xenomorfi. No, troviamo una schifezza immonda dove si sfidano sulla terra, creando una trashata pazzesca degna dei peggiori horror del passato.
Ben peggiore di Covenant, ma con meno responsabilità in quanto film nato senza pretese. Un film da evitare come la peste, orribile sotto ogni punto di vista. Chi l'ha scritto e chi l'ha diretto dovrebbe cambiare lavoro (i registi infatti sono effettisti speciali, e devo dire che ottenuto lo stesso risultato che otterrei io, regista, se mi mettessi a fare computer grafica in 3d! Cioè zero). Uno dei peggiori film che io abbia avuto la sfortuna di vedere.
Sui videogame ci sono tantissime opere a cui sarebbe da dedicare un articolo intero.


Space Jockey
Nel 2012 un mio amico, Simon Gamal, scrittore e produttore, grande appassionato della saga di Alien, scrive un cortometraggio che si voleva incentrare sullo Space Jockey.
Ispirandosi al primo Alien, ai romanzi e ai fumetti, prima che Prometheus rovinasse questo personaggio scostandolo dalla visione originale di O'Bannon e Giger.
Mi ha chiesto di dirigere il film e la produzione, ed è così nato questo progetto, scritto e prodotto da lui, e diretto da me. L'abbiamo iscritto in numerosi festival vincendo diversi premi, fra cui anche il festival di Ridley Scott, che Simon ha avuto la fortuna di conoscere alla prima di Prometheus.

La storia è quella di un gruppo di ricerca composto da uno scienziato, un prete e un androide, scortati da alcuni marines coloniali, durante la ricerca di nuovi mondi atterranno su un pianeta, sul quale trovano un Mala'kak, all'interno di una struttura aliena, che parla con loro telepaticamente. Le domande che vengono poste variano a seconda di chi le pone, troveremo prima quelle scientifiche e tecniche, poste dallo scienziato, poi quelle più spirituali, da parte del prete, che rappresenta la parte etica della spiegazione. A sorpresa l'androide seguirà la strada della spiritualità e scoprirà di possedere un'anima. Ma la struttura è anche infestata dagli Xenomorfi.

Questo il link al mini sito con le curiosità e le citazioni dalle altre opere della saga
http://www.dreamfactorystudio.eu/spacejockey/story.htm

Qui potete vedere il cortometraggio: