mercoledì 19 settembre 2018

Recensione: Solo: a Star Wars Story

Mentre andavo in aereo verso il Brasile ho guardato questo Spin off, prequel della saga, dedicato a Ian Solo (Han nella versione originale).
Complessivamente non è male come film, non voglio riprendere i pareri di chi a priori lo definisce fantastico o pessimo solo perchè si chiamo Star Wars (nel primo motivo perchè per alcuni Star Wars è per forza bello se marchiato di tale nome, nel secondo perchè ogni film che non è nella trilogia classica, per altri, sarebbe brutto).
La mia recensione sarà un mega spoiler, quindi per chi non vuole spoilers, leggete questa solo questa premessa: sappiate che la storia del film è interessante, ma è rovinata dall'essere estremamente macchinosa e didascalica, e spesso con azioni dei personaggi senza senso, che servono solo a creare colpi di scena, forzati e privi di logica. Inoltre la parte di storia scelta, nel mostrare la vita di Ian, è troppo limitata, e si presterebbe maggiormente ad una puntata di una serie, piuttosto che ad un intero film.
La regia e il cast sono le cose migliori del film, Ron Haward non delude le aspettative, e compaiono diversi nomi interessanti, fra cui Woody Harrelson nel ruolo del mercenario Becket.
La scelta di Lando Clarrisian è perfetta con Donald Glover, somigliante sia nella fisicità che nei modi. Sul protagonista, Alden Ehrenreich, non ci si può lamentare: interpreta bene Ian, e in alcune cose ricorda anche Harrison Ford. Ha un volto molto stile anni '80, ma fisicamente a me ricorda più un giovane Kurt Russel (che guarda caso rifiutò la parte di Ian Solo all'epoca!).
Paradossalmente ho un amico che somiglia a Ian Solo molto più di lui, ma non è un attore e non ha l'età per fare Han da ragazzino! :D
Anche se ammetto che mi sarebbe sempre piaciuto fargli fare un cameo in un mio film, vestendolo da Ian Solo!
L'attore che maggiormente ricorda Han Solo, e avrebbe reso la pellicola di gran lunga fedele all'originale, è Jamie Costa, che potete vedere in questo cortometraggio, che batte sotto tutti gli aspetti (logicamente non sotto quello della regia e degli effetti speciali), il film di Howard, ed è questo:
Vi consiglio di vederlo perchè sia per somiglianza che per interpretazione questo attore batte il protagonista, per quanto anch'egli adatto, ma capirete da soli che non c'è confronto.
Scandaloso che Costa non sia nemmeno stato scelto a fronte di un sacco di attori che erano in lista e non c'entravano una mazza con Ian Solo (ma che grazie al cielo alla fine furono tutti scartati).

Tornando a Solo Story, ci sono ovviamente collegamenti con la saga, fra tutti il Millenium Falcon vinto da Solo giocando a carte contro Lando, a compiere la famosa "rotta di Kessel in meno di dodici parsec" quando Solo descrive la sua nave nel primo Guerre Stellari. Altra cosa è la battuta "non c’è dubbio che sia Han a sparare per primo", relativa ad uno stupido e inutile dibattito legato ad una scena che era stata aggiunta nella versione rimasterizzata di Guerre Stellari del '97 dove Solo in modo spettacolare schivava il colpo di pistola laser di Greedo, cosa che in originale non era stata messa, assieme ad altre aggiunte come Jabba, per via di limiti degli effetti speciali.
Quest'ultimo, Jabba, viene citato ma non è presente nel film anche se sarebbe stato fondamentale inserirlo.
C'è poi un collegamento all'alleanza ribelle contro l'impero, che vi citerò meglio nella parte con gli spoiler, e un collegamento a Rogue One, mostrando una giovane Jyn Erso.

Passiamo quindi alla recensione con spoiler:
Il film inizia con un Ian Solo giovane, ma a mio avviso sarebbe stato più interessate mostrare anche la sua crescita da bambino e di come è diventato così bravo a pilotare, mentre invece, come detto pocanzi, inizia come l'episodio di un telefilm, che non sarebbe nemmeno il primo.
Tutto molto didascalico e macchinoso, come quando per passare la porta viene dato del coassio, e la guardia viene inizialmente corrotta, ma poi cambia idea e lascia Qi'ra da una parte mentre Ian arriva all'altra. Entra nell'esercito e conosce Beckett, Val e Durant, che inizialmente si spacciano per essere dei militari, per poi essere scoperti da Solo, che rinchiuso da Beckett (aveva rubato la divisa di un ufficiale) conosce Chewbecca. Per quanto sia da film comico il fatto che Ian parli la sua lingua, questo è ciò che lo salva e lo fa diventare amico col wokie, per poi riunirsi con i mercenari e fuggire. Questa è la parte più bella del film, e questi sono i personaggi più interessanti. Ovviamente la parte più interessante del film finisce subito

Apro una piccola parentesi, visto che questo trio mi è piaciuto molto:
Tobias Beckett, Val e Rio Durant. 
Il personaggio di Tobias Beckett è palesemente ispirato al capitano Joseph Korso di Titan A.E. (bellissimo lungometraggio in parte cartone animato in parte computer grafica di Don Bluth) sia caratterialmente, sia per il suo rapporto di mentore col protagonista, sia per il modo in cui agisce e il personaggio si sviluppa nell'ambito della storia (salvo per le due differenti morti dei due personaggi).

Inoltre il trio ricorda sia quello di Titan A.E. visto che Durant ricorda chiaramente Gune (inoltre entrambi sono piloti, e per alcuni l'ispirazione nel look di Maz Kanata è sempre Gune)

 sia quello di Unreal II: the awakening
(che non a caso a sua volta si era ispirato a Titan A.E.) dove il collegamento è tra Durant e Ne'ban, e tra Val e Aida, e in questo secondo caso la storia è pressochè uguale, dato che entrambi (Aida e Ne'ban) muoiono per salvare il protagonista.
Il terzetto è anche protagonista di un fumetto dedicato a Beckett:


Tornando alla storia, dopo l'attacco di Enfys Nest, sia Durant che Val muoiono, quest'ultima spinta da un amore talmente estremo per Beckett, tale da farla sacrificare per il prezioso carico.
Un po' eccessivo, ma vedendo il film e ragionando, il gesto era per salvare la vita di Beckett, poichè senza riportare il carico questo sarebbe stato ucciso dall'Alba Cremisi. Non fa una piega, ma è abbastanza macchinoso.
E qui senza senso, Beckett dirà al ragazzo che non bisogna fidarsi di nessuno.
WTF?
La tua ciurma è appena morta per te, tu la stai commemorando con delle tombe, e ti sembra il momento giusto per dire che non bisogna fidarsi di nessuno?
Posso capire l'alcol che scorreva nelle vene dello sceneggiatore tanto ne aveva bevuto per pensare ad una cosa del genere, ma perchè nessuno ha fatto una revisione fermando questo scempio narrativo?

Andando avanti tutto fila liscio, ma è sempre macchinoso:
allora Ian si unisce a Beckett, e incontra nuovamente la sua ragione di vita, Qi'Ra, che ora si è unita all'alba cremisi. Vanno a parlare col capo dalla faccia sfigurata, Dryden, che li vuole uccidere tutti e due, ma lo convincono a non farlo, e Qi'Ra si unisce a loro per aiutarli, per aiutare soprattutto il suo amato Ian (capirete perchè sottolineo il rapporto fra i due alla fine).

I ribelli che vengono a prendere il carico erano in realtà dei poveri disgraziati che metteranno su niente meno che la ribellione! Vedendoli chiunque potrebbe pensare di diventare il nuovo presidente dell'America, ma loro ci riusciranno davvero! Altro alcol che va giù, un bel party di ubriaconi fra tutti per pensarle.

Ian Solo da ribelle diventa il bravo ragazzo che aiuta decide di aiutare i ribelli a riprendere il coassio, ingannando il malvagio Dryden. Dopo uno scontro dove  Qi'Ra e Ian stanno avendo la peggio, la situazione si volta, e Ian sta per uccidere Dryden, ma Qi'Ra lo ferma. 
Colpo di scena! Dryden è tutto felice, sottolinea la fedeltà di lei e la stoltezza di Ian ad essersi fidato. Ma allora lei sta con Dryden! Ma no, ecco un altro colpo di scena! Lei lo uccide.
Perchè, perchè tutto ciò? Lei voleva a tutti i costi ucciderlo con le proprie mani? Oppure ha avuto un po' di cambi di idee? Secondo me è semplicemente un colpo di scena stupido, che conferma le sbornie di chi ha scritto questo film.
Ma non finiscono i colpi di scena, che ormai sono più clichè che colpi di scena: Solo torna a portare il Coassio ai ribelli, ed ecco che Beckett vuole ucciderlo.
Ma Solo questa volta fa poche chiacchiere e gli spara. Ma i due si abbracciano, Beckett è contento che Solo gli abbia sparato e abbia imparato a non fidarsi di nessuno... Ma perchè??? WTF???
E intanto Qi'Ra riparte. Why?? 
Un film fatto di bipolari in pratica.
E Darth Maul compare nel finale, come se potesse essere sopravvissuto durante la Minaccia Fantasma.. Va bene che c'era già nella serie animata, ma in ogni caso che fesseria! Ma cosa siamo in Terminator?? 

Quindi nel complesso è un film che per regia e interpretazione si può meritare un 7.
Oltre non può andare per una sceneggiatura troppo macchinosa, anche lenta se vogliamo, ma il film è sempre dinamico grazie alla regia, che va oltre i limiti dello script, che io giustifico con dell'alcol, perchè altrimenti mi sembra strano pensare che a in un film così possano fare pasticci simili.

Chiudo con una provocazione: per me Guerre Stellari è composto dai primi sei film e dalla prima ondata di fumetti e romanzi dell'universo espanso, il resto è spin off, busisness, forse con una piccola eccezione per Rogue One, che spiega come la Morte Nera potesse avere un punto debole, e porta in scena un bel film.

1 commento:

  1. Se ti piacciono i bei film, allora ti vale la pena guardare https://tantifilm.page/ Un sito gratuito che mi piace e non mi pento di aver visto tutto lì

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