lunedì 7 marzo 2016

Recensione film: Point Break (remake)

Essendo Point Break (l'originale) uno dei miei film preferiti, avevo già fatto una pre-recensione, prima che uscisse il film, con alcune impressioni che mi hanno dato i trailer e i vari speciali.
Partiamo con un presupposto fondamentale: questo film ha poco da spartire con l'originale.
Se vogliamo Fast and Furious ha molto più in comune (dopotutto quel film l'hanno scritto sostituendo le auto da corsa al surf e cambiando ben poco nella storia) con l'originale Point Break di questo remake.

Se lo consideriamo come un reeboot o come un remake, il risultato è sicuramente deludente. Ma se lo consideriamo come un tributo, allora così male non è, anzi è un bel film.
La regia è eccezionale, soprattutto nelle fasi d'azione, e gli interpreti sono bravi e convincenti, e anche carismatici (seppur molto lontano dagli originali).
L'attore che interpreta Utah, Luke Bracey, ricorda più Patrick Swayze (inoltre in questo nuovo film dicono che Utah sia mezzo indiano d'America, e nella realtà Swayze ha realmente origini indiane americane) ma la scelta è andata su Utah. La approvo però, perchè nelle movenze e nello sguardo ricorda più Keanu Reeves, con quell'aria da bravo ragazzo, ma anche dotato di forte carattere.
Edgar Ramirez è molto adatto nel ruolo di Bodhi: il primo approccio è quello di un duro dal cuore tenero, ma poi si rivela pian piano la sua follia.

Come ho scritto poco fa, le scene d'azione sono fantastiche, le location meravigliose. Ma nel complesso poteva essere un film decisamente superiore.. qual'è il problema? La sceneggiatura.
Per quanto leghi bene le varie situazioni, inventandosi un leggendario sportivo estremo, Ozaki, che parla di prove da dover affrontare per essere tutt'uno con la natura, prove logicamente basate sugli sport estremi, il resto della storia risulta lento e fiacco, e con situazioni senza senso, sia nella storia, sia all'interno delle stesse situazioni estreme sportive.

attenzione - spoiler

All'inizio del film Utah e un suo amico, girano per il deserto in moto da cross.
Alla fine della sequenza saltano su uno sperone di roccia separata dalla montagna, ma perchè lo fanno senza paracadute? Infatti il suo amico fa un atterraggio troppo lungo e muore nel precipizio.
Vabbè, su questo si potrebbe sorvolare, peccato che tutti gli episodi a seguire avvengano nello stesso modo. Non parlerò di tutto il film, ma solo degli episodi che non mi hanno convinto:

Utah va in Francia, dove c'è un famoso outer reef (cioè una secca in alto mare dove frangono le onde con determinate mareggiate) chiamato Belharra, per fare surf.
Il problema è che qualsiasi surfista riconoscerebbe che le onde non sono quelle di Belharra, ma sono quelle di Tehaupoo (Tahiti, Polinesia, dove sono pure stato), ma perchè allora non girarlo direttamente lì? Perchè mettere in mezzo la Francia che non c'entra nulla?

Poi entra in un posto malfamato dove fanno a botte, alla Fight Club. Ma perchè mi sono chiesto? Cosa c'entra che lui debba fare a botte con loro per entrare nel gruppo??

Andando avanti, c'è la scena di snowboard, dove uno dei compagni del gruppo muore cadendo in un burrone. Atleti super estremi che fanno di tutto, e uno di loro muore così facilmente.. Strano.

La cosa peggiore del film: il personaggio di Samsara, interpretato da Teresa Palmers.
E' una bella ragazza e l'attrice è brava, ma il personaggio è inesistente e caratterizzato male.
Nell'originale la ragazza si chiamava Tyler, e aveva un ruolo chiave nel film. Qui inizia Samsara inizia come Tyler, coinvolgendo Utah, diventando la sua ragazza, parlandogli dello spirito degli sport estremi. Poi tutto si perde nel niente: muore come un'idiota per seguire quel pazzo di Bodhi, senza nemmeno parlare con Utah, senza spiegare il perchè lo stesse facendo. Il personaggio, che si era creato una certa importanza nella prima parte del film, sparisce all'improvviso, quasi come fosse un buco di sceneggiatura.
Che poi in generale tutto il gruppo di Bodhi agisce senza un motivo.
Mentre nell'originale si capisce bene che la banda rapina le banche per avere soldi e divertirsi (in soldoni e filosofia del surf second Bodhi a parte), qui troviamo una banda che prima sembra essere erede di Robin Hood, poi sembrano diventare dei veri e propri terroristi, quasi in preda al vento, agli ordini di Bodhi, che cambiano come fosse una banderuola (a parte il coronamento delle prove di Osaki). Anche il loro finanziatore sponsor non si capisce cosa faccia e perchè, e la sua presenza è superflua.

Nel finale, che mi è piaciuto devo dire, fatto veramente bene e che rende più dell'originale per quanto ne concerne il livello di realismo (nel Point Break originale le onde che va a cavalcare Bodhi non sono enormi, e difficilmente avrebbero ucciso un surfista esperto) c'è stata un'altra sostituzione di spot: parlano di Cortes Bank (outer reef in oceano aperto a decine di miglia dalla costa di San Diego) ma in realtà le riprese sono state effettuate a Jaws (famoso spot per le onde giganti situato a Maui) ma in questo caso, rispetto al precedente utilizzo dove Tehaupoo si riconosce bene, lo scambio ci può stare. Jaws può anche ricordare Cortes Bank come tipo d'onda e la cosa funziona.


Che dire quindi? L'apparato tecnico c'è, le basi ci sono (cast, regia, location, ecc...) sarebbe stato un eccellente tributo a Point Break, ma a causa della sceneggiatura piena di situazioni ingenue e senza senso, oltre di buchi, rimane un film divertente ma niente di più. Peccato, occasione mancata.

Fra l'altro, piccola curiosità, io come surfista ero stato chiamato per delle riprese in Puglia, poi non mi hanno fatto sapere più niente...


voto: 6

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