martedì 10 marzo 2015

Recensioni film brevi - alcuni film 2014/15

Brevemente qualche recensione di alcuni film visti in questi due anni.
Alcune sorprese, ma nel complesso un anno ricco di film sopravvalutati.
I capolavori, o altri film che mi hanno particolarmente colpito (o appartenenti ad altre categorie in cui li ho raccolti), li ho recensiti a parte sempre nel blog.


Big Hero 6
Anticipato da uno splendido cortometraggio che ha come protagonista un cagnolino, questo film di Disney e Pixar mi ha piacevolmente sorpreso. La storia è incentrata su Hiro, un ragazzino di 14 anni che abita a San Fransokyo (una città di fantasia, dall'aspetto chiaramente a metà strada tra San Francisco e Tokyo, fondendo in maniera interessante la cultura orientale e quella occidentale) che costruisce robot, principalmente per farli combattere in incontri clandestini, un po' stile Real Steel, il recente film con Hugh Jackman sui combattimenti fra robot. Ma questa è l'unica similitudine, che può far pensare ad un film scontato. Tutto il contrario, il ragazzo è salvato dal fratello, Tadashi, che per distoglierlo da questi incontri, ovviamente clandestini, lo porta con sè all'università. Qui Hiro si appassiona ad un utilizzo serio dei robot, fino a progettare lui stesso un geniale progetto per la fiera dell'anno. Di qui non voglio svelarvi la storia, guardatelo, è un film adatto a tutti che può insegnare molto soprattutto ai ragazzi che hanno circa l'età del protagonista e attraversano la sua fase (14 anni) ma può rivelare spunti di riflessioni interessante anche per i più grandi, oltre ad essere di piacevole intrattenimento.
E' il primo film Disney ad ispirarsi ad un fumetto Marvel. Ha vinto il premio oscar nel 2015 come miglior film d'animazione, premio sicuramente meritato, sia per la storia interessante e che comunica ideali importanti, sia per l'animazione, in certi momenti veramente spettacolare.
Simpatica la canzone di chiusura (a parte il ritmo un po' tamarro), Big Hero 6, interpretata da Moreno, rapper di talento che vinse amici alcuni anni fa.
Voto 7+

Tartarughe Ninja (2014)
Complessivamente divertente, ma lungi da quello che è l'atmosfera 80's delle mitiche tartarughe ninja. I personaggi sono simpatici, in particolare (e giustamente) Michelangelo, ma le quattro divertenti tartarughe degli anni ottanta spariscono, vengono sostitute da quattro tartarugone pompate e che entrano in scena facendo il rumore dei transformers.
In particolare il primo momento dove entrano in scena ricorda, a chiunque l'abbia visto, l'entrata degli autorobot, nel primo famoso film di Bay dedicato ai transformers.
Si sente subito la mancanza del motivetto divertente che introduce le tartarughe, sdrammatizzando.
Il personaggio di Splinter è reso molto bene, forse fra i vari è quello che più si ricollega al carattere originale del personaggio.
La trama è troppo incentrata su April O'Neill (una Megan Fox se vogliamo un po' più brava del solito) troppo lineare e troppo banale. Bravissimo come sempre William Fichtner, che mi sorprende sempre quando interpreta il ruolo di un cattivo (sia perchè ha la faccia da buono, e non a caso interpreta un presunto buono, che poi si scopre essere senza scrupoli, sia perchè per me rimane sempre Kent di Contact, il mio film preferito di sempre). non mancano le sequenze divertenti ma complessivamente è tutto un po' troppo banale e lineare. Viene definito un "remake" quando sarebbe convenuto fare un capitolo a parte. Per quanto questo film sia carino definirlo remake è bizzarro, se lo paragoniamo a quella splendida trilogia di film, quelle erano le vere tartarughe ninja, queste lo sono solo a sprazzi. La regia è del giovane Jonathan Liebesman, un regista classe '76 che si dimostra tecnicamente molto valido e all'altezza, ma che non spicca per uno stile particolarmente ispirato. E' molto simile ai vari registi "fracassoni" d'azione, su tutti a Michael Bay (bravo regista ma molto commerciale, che secondo me fra i tanti titoli spiccano il primo Transformers, bel film, e Pearl Harbour, che è un capolavoro, la perla di Bay). E che guarda caso è anche fra i produttori della pellicola.
Voto 6.5

I Frankestein
Molto interessante questo esordio alla regia di Stuart Beattie, già conosciuto come sceneggiatore. Il film non è un capolavoro (è abbastanza semplice e lineare) ma, soprattutto registicamente, è molto d'impatto. Aaron Eckhart convince nel ruolo del protagonista, dando insieme a Beattie (che è anche sceneggiatore) a Frankestein una visione alternativa rispetto alla storia che tutti conosciamo. Molto brava, oltre ad essere una bella ragazza, anche la protagonista, Yvonne Strahovski, attrice australiana molto promettente. Una storia un po' più articolata avrebbe dato al film un maggiore spessore.
Nel complesso però, divertente e d'intrattenimento. Voto 6/7

Lo Hobbit 3 - La desolazione di Smaug
Il primo era un film praticamente nullo, salvato da alcune sequenze. Il secondo è stato probabilmente il migliore di questa trilogia. Il terzo è un filmetto piacevole, lontano anni luce da "Il signore degli anelli" (qualsiasi dei tre film) con alcune scene spettacolari, ma in generale con troppi combattimenti e troppa poca trama.
Niente da dire su musiche, interpretazioni, epicità generale e quant'altro... Registicamente alcune sequenze sono spettacolari (la prima col drago è veramente magnifica), ma sui combattimenti in generale è troppo finta, troppa computer grafica, troppi pochi elementi realistici, sembra tutto un videogame o un film in computer grafica. Non siamo più in quelle regie anni '80 dove ti sentivi veramente nella scena. Qui il più delle volte ti trovi davanti ad uno show computerizzato.
Voto: 6.5


America Hustle - L'apparenza inganna
Film insipido, privo di spunti interessanti, con personaggi alla base caratterizzati in modo interessante, ma che nel corso del film finiscono per fare spesso e volentieri cose senza senso e contro la loro stessa caratterizzazione. Ricco di dialoghi inutili e noiosi. Non bastano l'ottima interpretazione e la trasformazione di Christian Bale e il cast composto da attori di alto livello a dare valore ad una storia raccontata in modo mediocre. Il problema principale del film è l'essere piatto: non ha scene che provochino particolari sensazioni nello spettatore, sembra di guardare un documentario.
Non fa ridere (forse la scena con Jennifer Lawrence che pulisce casa a ritmo di rock, anche se banale e vista diecimila volte in altri film - anche fatta molto meglio, basti pensare a Robin Williams in Mrs.Doubtfire - può strappare un mezzo sorriso, ma stiamo parlando del niente), non fa emozionare, non crea tensione. L'unica scena degna di nota, che ,se lo spettatore ancora non si è addormentato, lo può tenere per un paio di minuti col fiato sospeso, è quella con De Niro in trattativa col finto arabo.
O. Russel ha una regia molto particolare, funzionale ad un film come "Il lato positivo", film sopravvalutato (come tutti i suoi film) ma qui ridondante e caotica, così come il montaggio, macchinoso. Complessivamente il tutto sembra la brutta copia de "La stangata".
Il tutto accompagnato da una colonna sonora abbastanza banale e poco ispirata (tutto ciò che degli anni '70 Tarantino e gli altri registi che citano questo periodo ci hanno propinato fino alla nausea), Nota positiva va alla ricostruzione del periodo storico (anni '70) sia nelle scenegrafie che nei costumi, veramente eccezionali.
La candidatura a 11 premi oscar è una beffa, a cui la risposta è stata un'altra beffa: non vincerne nemmeno uno, diventando così, probabilmente, il film più candidato e meno premiato della storia. Penso che sia fra i film più overrated mai fatti.
Voto: 4.5

Grand Budapest Hotel
La faccio breve su questo film, visto che tutti ne parlano come un capolavoro. Capolavoro sicuramente non è, ma ciò non toglie che sia un film molto carino. L'ho visto al cinema da poco, quando è stato ripresentato nelle sale. La parte più interessante è sicuramente la regia: tutto girato in 4/3 (quindi con le bande nere ai lati) a parte l'inizio, e tutto girato come se si enfatizzasse lo stile di Kubrick, cioè riprese estremamente (a volte fin troppo) simmetriche. Tutto il film è girato infatti con una maniacale geometria delle inquadrature.
Gli attori sono stati bravissimi, su tutti Ralph Fiennes, probabilmente fra i migliori attori al mondo, che ha il merito di tenere in piedi tutto il film (che altrimenti sarebbe stato molto più noioso) unitamente al resto del cast, tutti eccezionali. Tanti nomi da non poterli nemmeno nominare a memoria. Simpatico Tony Revolori, che interpreta Zero, la spalla del protagonista, sempre eccezionale Saoirse Ronan, secondo me, fra le migliori attrici al mondo della nuova generazione.
Per non parlare di Willem Dafoe, eccellente e agghiacciante nel ruolo del killer. Ma compaiono anche tanti altri nomi come Edward Norton, F. Murray Abraham, Harvey Keitel, Jude Law, Tilda Swinton, Tom Wilkinson, Jeff Goldblum e tanti altri. Insomma insieme a Selma, fra i cast più importanti che ho visto di recente.
E allora vi chiederete, perchè l'ho reputato molto carino, ma non un capolavoro? Perchè è più un esperimento tecnico e di stile, che altro (come immagino sia anche Birdman, che non ho ancora visto). La storia è molto lineare, è una specie di puzzle a cui ogni volta si aggiunge un tassello.
Ricorda un po' la serie di videogame di Professor Layton il tutto risolto spesso con soluzioni molto naif. E in contrasto con le atmosfere naif che si creano, troviamo alcune sequenze alquanto macabre e gratuite, oltre a scene di nudo (niente di spinto), tutte completamente in contrasto con l'atmosfera del film, e che gli fanno nel complesso perdere punti. Non mi sono piaciute neanche quelle scene velocizzate in modo pacchiano stile Benny Hill Show. Unitamente a questo, come dicevo, la storia non ha un mordente così forte, da farlo risultare un capolavoro, ma solo appunto, un piacevole film, molto ispirato dal punto di vista artistico e dell'originalità, che senza quei cali di stile qua e là, poteva risultare anche superiore.
Voto: 6/7

Brevissimi:

Maleficent
Film per bambini dove la favola originale, nonostante presentata in salsa dark, diventa ancor più buonista dell'originale. Regia praticamente assente, infatti il film è stato diretto da Robert Stromberg, che è in realtà un effettista e uno scenografo. Non a caso il produttore ha chiesto allo sceneggiatore, John Lee Hancock, che è anche regista, di affiancare il regista per rigirare molte scene.
Risulta un divertente film per famiglie. Lontanissimo, sia come stile che come originalità, dalla vera reinterpretazione stile dark di una favola, che si ha con "Biancaneve e il cacciatore". Belli gli effetti speciali. Molto brava la Jolie e splendidi i costumi (con cui si è anche nominato all'oscar).
Voto 6.5

X-Men - Giorni di un futuro passato
Insieme al primo film, il migliore della saga. Recupera tutti gli errori fatti nei film che ci sono stati fra questo e il primo.
Voto 7.5

Transformer 4
Meglio del 3, ma complessivamente un film banale. Belli gli effetti speciali. Peccato con il potenziale che aveva se si scriveva una storia migliore poteva venire fuori un filmone. Appena sufficiente.
Voto 6

Noah
Stravolgimento gratuito, inutile e poco intelligento dell'opera originale. Nettamente inferiore a tutti i grandi film del pasato su questo argomento. Si salvano alcune caratterizzazioni interessanti come quelle dei nephilim e alcune cose qua e là.
Voto 5.5

Lucy
Forse uno dei peggiori film di Luc Besson (fra i miei registi preferiti e fra quelli che più mi hanno ispirato nello stile). Banale, noioso, lineare, copia qua e là da film già usciti (Matrix su tutti) risultando un polpettone di effetti speciali e di scopiazzature. Alcune sequenze adrenaliniche e ben dirette (almeno questo... E' pur sempre Besson) ma nel complesso insufficiente e noioso. Nemmeno intrattiene.
Voto 5

Capitan America - The winter Soldier
Carino, ma non ha neanche lontanamente lo stile e l'atmosfera del primo. Anche registicamente è inferiore e più banale, con alcune sequenze d'azione secondo me troppo mosse, quasi da mal di testa.
6.5

La bella e la bestia
Un film carino, ma con una protagonista assolutamente non all'altezza del ruolo. Bravo Cassel ma avere a fianco l'inespressività e l'assenza di carisma (decente solo in un paio di scene dove sorride) della Seydoux penalizza anche lui e di conseguenza il film.
Molto meglio la versione italiana con Alessandro Preziosi e una infinitamente superiore, più bella, e soprattutto adatta al ruolo Blanca Suárez. 
Voto 6.5

Mercenari 3
Niente di speciale, ma come anche gli altri film della saga, coi suoi richiami la sua rudezza, virilità, comicità e il fare casino dall'inizio alla fine, oltre alle numerose citazioni e i camei provenienti dalla cultura di questo genere di film anni '80/'90 risulta abbastanza divertente.
Voto 6+

Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I
Molto brevemente, questo capitolo di Hunger Games è chiaramente complementare agli altri capitoli. Preso a se stante non ha molto senso. Esaminandolo tecnicamente è praticamente impeccabile, dalla recitazione, soprattutto di Jennifer Lawrence, alla regia, alla fotografia e a come è scritto (adattato dal romanzo). Se vogliamo  paragonarlo con gli altri due film della saga, è il meno interessante. Il mio preferito è personalmente il secondo, anche se necessita del primo per essere capito. I primi due sono due piccoli capolavori, questo è un bel seguito, ma non al pari degli altri. Più per motivi di scrittura che altro, perchè chiaramente se la storia dei romanzi è questa, la linea da seguire dev'essere tale.
Ma esaminando il momento narrativo, singolarmente, gli altri due capitoli risultano un po' più interessanti e coinvolgenti. Anche se c'è da dire che in alcune sequenze questo film è molto forte ed emozionante.
Voto 7+

The equalizer
Violento e crudo, ma è una bella risposta ai film dove i buoni trattano i cattivi sempre con un certo riguardo. Qui abbiamo un'inversione delle parti, la paura l'abbiamo più per i cattivi che per i buoni. Era ora. Denzel impeccabile, non un capolavoro (e Denzel ne ha interpretati tanti di capolavori) ma un bel film riuscito e ben diretto.
Voto 7

The Judge
Poteva meritare l'oscar con questo film, lo straordinario Robert Downey Jr., ma non è un'annata facile, e nemmeno si candida. Invece si è candidato come miglior attore non protagonista, e l'avrebbe anche meritato, uno straordinario, carismatico, tenace ma anche tenero Robert Duvall, nei panni del giudice. Il padre del protagonista, l'avvocato Hank (Downey Jr.) cinico avvocato che nasconde un animo buono e altruista, soprattutto verso il papà. Splendido film, raccomando per tutti, diretto in maniera eccellente (e anche scritto) da David Dobkin, che era più conosciuto per commedie d'azione divertenti come 2 cavalieri a Londra (con Jackie Chan e Owen Wilson) e si dimostra essere capace anche di film dal taglio decisamente più serio, ma che grazie al suo estro lasciano spazio anche per situazioni brillanti.
Voto 8

venerdì 6 marzo 2015

Arqueonautas

Bentrovati amici. Come ho detto al primo articolo di questa sezione, questo non è un "fashion-blog", quindi non troverete articoli generici sulla moda del momento, ma solo articoli su particolari brand o collaborazioni che richiamano il nostro interesse. Arqueonautas è uno di questi.

L'ho visto per caso nel centro commerciale Coin dove vado spesso, qui a Rimini. Mi ha colpito per il look molto gradevole, particolare, ricercato ma non troppo. Ma soprattutto molto marittimo.
E la cosa più bella di questo brand, riguarda la propria missione: infatti Arqueonautas si occupa di archeologia marina dal 1995, e la sua è una fondazione no profit, che si occupa di tutelare i beni culturali sottomarini.

Parallelamente hanno quindi creato una linea d'abbigliamento particolare e molto bella, in cui spunta il noto attore Kevin Costner, che è sia testimonial, sia socio del brand.


giovedì 5 marzo 2015

Recensione film: Cristiada

Cristiada è un film molto particolare, per la storia che ha dietro:
racconta di un periodo oscuro del governo Messicano, in cui il presidente era 
Plutarco Elías Calles, arrivato al potere tramite la massoneria, che sterminò cristiani perseguitandoli in tutto il paese, scatenando così la rivolta dei "Cristeros", pistoleri che riportavano la pace con una ribellione, iniziata prima in maniera disorganizzata, e poi coordinata dal generale Enrique Gorostieta Velarde.
Il film è stato boicottato in quanto chiaramente scomodo, per tutte quelle persone, specialmente da parte della massoneria, vogliono nascondere queste atrocità compiute in Messico, arrivate fino a noi per fortuna dalle testimonianze ma anche da molte fotografie, fra cui quella più famosa, in cui si vedono persone impiccate ai pali della luce.
Fu una strage, da paragonare all'olocausto o alle stragi razziste, e come queste, ancora con chi tenta di nasconderla.
Ma grazie a Dominus Production, questa storia è arrivata qui.
Il film è del 2012, ed è grazie al loro impegno, insieme al sostegno di diverse regioni e province, che giustamente questo film sbarca in Italia. Giustamente principalmente per due motivi: il primo è che descrive un fatto storico che, come ho detto, hanno cercato in tutti i modi di cancellare dai libri di storia, il secondo è che è un film bellissimo.
Attenzione, contiene spoiler.
Veniamo quindi alla trama del film: come abbiamo detto, Calles era il presidente del Messico. Applicò delle politiche anticlericali impedendo alla popolazione di andare in chiesa, sparando a chi lo faceva, e uccidendo i preti che dicevano la messa. Inizialmente le manifestazioni sono pacifiche, poi iniziano spuntare i "Cristeros", persone che combattono questo terribile regime imposto da Calles.
Da pistoleri esperti, a contadino, fino a ragazzini. L'associazione che tutela i diritti dei cristiani (il 95% della popolazione messicana) assume quindi Velarde, generale in pensione, fra i migliori della storia militare messicana. Velarde è un uomo d'onore, un grande stratega, ha una moglie e delle figlie molto credenti, ma lui è ateo. Accetta inizialmente per il lauto compenso, e per la promessa che in caso di morte la famiglia avrebbe avuto una grossa somma di denaro come assicurazione, oltre al fatto che, al di là della fede, questa battaglia era principalmente per la libertà.
Nel frattempo all'esercito dei cristeros si aggiungono dei ragazzini, uno dei quali è José, inizialmente un vivace e poco disciplinato ragazzo, che diventa maturo con i consigli del parroco, padre Christopher. Sarà dopo aver visto la spietata fucilazione di Christopher, che si aggiungerà ai cristeros.
Il generale Enrique lo prende come un figlio. Rapito in battaglia, nonostante Enrique faccia di tutto per salvarlo, non fa in tempo, e José come un martire (beatificato realmente da Papa Giovanni II) ucciso dai federali, per non negare la sua fede in Cristo. Nel frattempo la fede di Enrique cresce, fino a quando, da ateo, diventa anche lui un combattente per la fede. Morirà anch'egli martire, fuggendo dopo aver tentato di salvare José e aver ucciso i suoi assassini. I cristeros hanno vinto le battaglie più importanti, e il vile e malvagio presidente è costretto ad una tregua.

Un film forte, a tratti anche crudo ma mai gratuito. La violenza più che visiva è psicologica. Le emozioni che provoca nello spettatore sono molto forti e continue, non è un film leggero, ma chiunque dovrebbe vederlo, è un film che dovrebbe essere mostrato nelle scuole, sia per conoscenza del fatto storico, sorvolato o raccontato superficialmente nei libri, sia per dare ai giovani di oggi, un esempio di ricerca di giustizia e di sacrificio, fra i più importanti della storia.
Se lo stesso film avesse parlato dell'olocausto, avrebbe sbancato agli oscar nell'anno in cui uscì.
Ed è un peccato perchè si meritava ugualmente di vincerli, dall'interpretazione di Andy Garcia e di Mauricio Kuri, alla regia, alla sceneggiatura, alle musiche. Se ne meritava molti.

La regia del film è di Dean Wright, conosciuto principalmente come effettista, fra i migliori di Hollywood, ricordiamo fra i tanti, che ha curato quelli di film famosissimi come Titanic, Il Signore degli anelli e Le cronache di Narnia. E si vede che in anni di collaborazioni con grandi registi, su tutti Cameron, ha sviluppato un proprio stile di regia eccezionale. Cristiada è costato solo 12 milioni di dollari, ma è diretto come un colossal da uno zero in più. Interessante il fatto che la pellicola sia stata in parte finanziata dall'associazione "Knights of Columbus", composta da discendenti e reduci dei Cristeros. Le musiche di James Horner, ricordiamo già compositore di Titanic, la colonna sonora che ha creato per questo film è magica, e sottolinea ogni momento con la giusta poesia.
Gli attori sono stati eccezionali, su tutti Andy Garcia, in una delle sue più belle interpretazioni, bravissima anche Eva Longoria nel ruolo di sua moglie. Eccezionale Mauricio Kuri nel ruolo del piccolo martire José, e degno di nota l'eccezionale cameo di Peter O'Toole.
Un capolavoro assoluto quindi: dal film, artisticamente parlando, alla storia che racconta, a come la racconta, e al messaggio e agli ideali che trasmette al pubblico, coinvolgendo dall'inizio alla fine.

voto 9.5

Potete leggere qui l'elenco delle sale in cui viene presentato, con le relative date.
Di seguito il trailer del film:

Vale la pena di vedere le reazioni delle persone dopo il film, anche se questo video è meno recente, poiché inerente a quando ancora non era uscita la versione italiana, ma è ugualmente interessante: